Descrizione
Montecristo Open Master
Il Robustos secondo Montecristo
Con il Montecristo Open Master, finalmente anche Montecristo inserisce a listino in modo permanente un Robusto. La vitola più amata dagli appassionati.
L’aspetto di questo sigaro è intrigante. Con una fascia di rivestimento che è molto simile a quella dell’Eagle, e quindi assolutamente inappuntabile, così come risulta di buon livello anche la costruzione generale. La prevalenza di note piccanti, nonchè una forza davvero sostenuta. Rimarchevole la potenza espressa da questo robusto, che nel corposo finale rammenta molto la ligada di marche cubane il cui gusto è maggiormente orientato sulla forza. Davvero Robusto, di nome e di fatto.
Linea Open
Presentato a livello internazionale durante l’Habanos Festival del 2009, la linea OPEN di Montecristo, era inizialmente composta da quattro vitolas. Divenute cinque a partire dal 2023. I formati originali, vantavano nuove vitolas de galera, realizzate allo scopo di offrire un fumo con tutto il sapore Montecristo, da gustare all’aria aperta.
Le miscele, composte da foglie selezionate provenienti dalle migliori Vegas della regione di Pinar del Rio. Portano tutta l’essenza del sapore distintivo di Montecristo, ad un livello più soave. Tutti i sigari di questa linea sono stati ideati e realizzati allo scopo di accogliere le nuove generazioni di fumatori, che si godono i piaceri di vivere all’aperto.
Habanos : Montecristo
Montecristo è probabilmente la marca di Habanos più conosciuta e apprezzata, e costituisce un punto di riferimento per molti fumatori di sigari cubani. Il suo nome deriva dal romanzo Il conte di Montecristo di A. Dumas, uno dei romanzi preferiti dai Lector, nella fabbrica H. Upmann, dove la marca è stata fondata, nel 1935.
Tutti gli Habanos di questa marca, sono prodotti Totalmente a Mano e a Tripa Larga, con foglie provenienti da Vuelta Abajo (D.O.P)*, Cuba, confezionati da esperti torcedor attenti a soddisfare le aspettative dei fumatori più esigenti.
* (D.O.P) Denominacion de Origen Protegida.
