Descrizione
Perez Carrillo Pledge Sojourn
L’apogeo della Perfezione (?)
Il Perez Carrillo Pledge Sojourn, rappresenta il Toro della serie Pledge. Rappresenta la terza uscita della “Serie de Familia”, dopo la serie Encore (1° Cigar of the Year nel 2018). E La Historia (2° Cigar of the Year nel 2014). Si narra che Ernesto 3.0 dopo le prime due versioni, precedentemente menzionate, abbia finalmente raggiunto l’apogeo della perfezione con questi sigari. The Pledge descrive un’evoluzione delle sue capacità di miscelazione, nel corso della sua vita. E come queste abilità si traducono nella sua promessa agli amanti dei sigari, raggiungendo diversi traguardi.
I Pledge sono tutti sigari box-pressed. Per la loro realizzazione, sono stati impiegati tabacchi di seme Havana coltivati in Connecticut, incredibilmente scuri, ruvidi e tutt’altro che eleganti. Il capote dall’Ecuador, dovrebbe essere qualcosa di estremamente liscio e setoso, ma chissà come è stato nascosto. Nella tripa troviamo diversi tabacchi nicaraguensi, di cui non è nota alcuna informazione tecnica. Realizzati a mano in Repubblica Dominicana.
Il Marchio E.P. Carrillo
Tutto ebbe inizio nel 1904 a Cuba, quando nacque Ernesto Perez-Carrillo. Il cui padre lavorava come torcedores, cosi che Ernesto ebbe modo di affacciarsi al mondo del tabacco, sin da tenere età. Poco più che quarantenne, (precisamente nel 1948) rilevò una piccola fabbrica di sigari a L’Avana: El Credito. Ed avviò un business fiorente.
La rivoluzione del 1959, confiscò i beni della famiglia, e a causa delle loro ideologie politiche, i membri furono costretti a fuggire a Miami. dove, solo 9 anni più tardi, Ernesto Sr. fu in grado di acquistare una fabbrica di sigari a Little Havana, chiamandola in maniera del tutto inaspettata, El Credito.
Il figlio di Ernesto Sr. che chiameremo Ernesto 2.0 per praticità, dopo alcuni fallimentari tentativi di sfondare nell’industria discografica, si rassegnò ad ereditare il mestiere del padre. Cosi che, in appena 4 anni di “studi”, e a soli 29 anni di età, nel 1980, Ernesto 2.0 prese le redini di El Credito.
Dopo anni di vendite stagnanti e incertezza finanziaria, Ernesto 2.0 riuscì a creare un sigaro degno di rispetto, molto apprezzato dai fumatori di Miami: La Gloria Cubana (una famiglia che brilla di fantasia!). Che nel 1992 ottenne un punteggio di tutto rispetto in una rivista relativamente nuova intitolata Cigar Aficionado. Questo ha fatto si che, in poco tempo, questo marchio boutique sia passato dalla vendita di qualche migliaio di sigari all’anno, a svariati milioni. Nel 1999 Swedish Match/General Cigar ha acquistato El Credito dalla famiglia Perez-Carrillo.
Ernesto 2.0 rimase in azienda fino al 2009, quando dopo insistenti pressioni del figlio Ernesto 3.0 fondò un nuovo marchio boutique: E.P. Carrillo. Che ad oggi offre una diversa gamma di sigari, molto diversi tra loro. Ma comunque fedeli agli ideali di tradizione e passione per la perfezione della famiglia. Oggi, E.P. Carrillo offre ai clienti un portafoglio diversificato di miscele e dimensioni, che soddisferanno anche il fumatore di sigari più esigente.